Paul Kaplan
Shaul Bassi
Maaza Mengiste
Igiaba Scego
Venezia Africana è la prima guida che racconta la presenza africana nella città di ieri e di oggi. Dieci itinerari mettono in luce le immagini degli Africani nell’arte veneziana dal Medioevo a oggi, gli echi dell’Otello di Shakespeare, la dolorosa eredità della schiavitù e del colonialismo italiano, nonché il contributo degli artisti africani e afrodiscendenti alla Biennale di Venezia.
Una ventina di saggi, poesie e riflessioni arricchiscono le narrazioni sul passato e il presente africano di Venezia. Dai dipinti e sculture antiche alle installazioni contemporanee, dalle testimonianze del Rinascimento alle voci postcoloniali, Venezia Africana vi racconta la città come non l’avete mai vista.
Paul Kaplan è professore di Storia dell’arte al Purchase College, SUNY. Autore di The Rise of the Black Magus in Western Art (1985) e uno dei principali collaboratori della serie The Image of the Black in Western Art della Harvard University Press (2010-2012), è stato Project Scholar per Speak of Me as I Am di Fred Wilson, un’installazione del Padiglione americano della Biennale di Venezia del 2003.
Shaul Bassi è professore di letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari Venezia.
Le sue pubblicazioni includono Shakespeare in Venice. Luoghi, personaggi e incanti di una città che va in scena (con Alberto Toso Fei, 2007), Turbo Road. Il Kenya, i suoi scrittori, un bambino (2023) e Venezia e l’Antropocene (co-curatela, wetlands 2022). È co-fondatore del festival letterario internazionale Incroci di civiltà.
Nata a Addis Abeba e residente a New York, Maaza Mengiste è Fulbright Scholar e docente di scrittura al Queens College.
Nel 2007 è stata nominata New Literary Idol dal New York Magazine e nel 2020 ha ricevuto un Award in letteratura dall'American Academy of Arts and Letters.
È l'autrice di Lo sguardo del leone (Neri Pozza, 2010) e Il re ombra (Einaudi, 2021 e 2024), che ha vinto il Premio The Bridge 2019 per la Narrativa, è stato finalista al Booker Prize 2020 ed è stato selezionato fra i migliori libri dell'anno da The New York Times, Npr, Elle e Time.
Per wetlands cura la collana afterwords e ha scritto la postfazione di Venezia Africana e African Venice.
Nata a Roma nel 1974 da genitori somali, Igiaba Scego ha conseguito un dottorato in Pedagogia e ora si occupa di giornalismo, scrittura e ricerca.
Il suo racconto Salsicce ha vinto il premio Eks&tra nel 2003 ed è stato poi pubblicato in Pecore nere (Roma-Bari, Laterza, 2005). Con Ingy Mubiayi ha curato le interviste a giovani figli di immigrati dal titolo Quando nasci è una roulette (Milano, Terre di mezzo, 2007) e con Rino Bianchi il volume Roma negata (Roma, Ediesse, 2014).
Tra le altre sue pubblicazioni: Rhoda (Roma, Sinnos, 2004), Oltre Babilonia (Roma, Donzelli, 2008), Adua (Firenze, Giunti, 2015) e i recenti La linea del colore (2020) e Cassandra a Mogadiscio (2023), pubblicati da Bompiani.
Per wetlands ha scritto la prefazione di Venezia africana e African Venice (2024).