Régis Debray
Gianni Montieri
Impietosa requisitoria contro la Venezia degli intellettuali e dei turisti, questo pamphlet polemico, uscito per la prima volta nel 1995, è una paradossale dichiarazione d’amore per la città lagunare, da secoli crocevia di viaggiatori d’ogni sorta e teatro di un’infinita rifrazione d’immagini e discorsi. In pagine acute e dense di riferimenti letterari, Régis Debray si scaglia contro questa Venezia, che secoli di decadenza hanno trasfigurato da città vivente in luogo comune, opponendola simbolicamente a Napoli, quali poli opposti di natura e cultura, di arte e vita.
Completano il volume una nuova prefazione dell’autore e un testo di Gianni Montieri, che, nel continuare a esplorare questa contrapposizione, testimoniano come i 25 anni trascorsi dalla prima pubblicazione di Contro Venezia non abbiano affatto reso meno attuale questo accorato j’accuse.
Uno dei più brillanti, controversi e intransigenti intellettuali francesi. Protagonista del movimento studentesco nel maggio del ’68 e della guerrilla in Sudamerica a fianco di Guevara, a partire dagli anni ’70 si è dedicato allo studio dei mass-media e dell’immagine nel mondo occidentale. Ha scritto oltre 50 opere di saggistica e narrativa, molte delle quali tradotte in italiano. Nel 2019 l’Académie Française gli ha assegnato il Grand Prix de Litérature per il complesso della sua opera.
Poeta, narratore e saggista. Scrive per varie riviste, tra le quali Doppiozero, minima&moralia, Huffpost e Il Manifesto. È redattore della rivista bilingue The Florence Review ed è coordinatore artistico del Festival dei Matti. I suoi più recenti libri di poesia sono Ampi Margini (2022) e Le cose imperfette (2019), pubblicati da Liberaria. È nato a Napoli e vive a Venezia.