Tiziano Scarpa
Anna Zemella
Il Catalogo delle onde è un'operazione ibrida ed originalissima: non è un testo illustrato né un volume fotografico, bensì un libro che nasce dalla contaminazione tra la scrittura di Tiziano Scarpa e la fotografia di Anna Zemella.
Tanti sono i tipi di onde che Scarpa riconosce – laminare, meccanica, specchiante, sgretolatrice, ma anche isterica e relazionale – e che Zemella interpreta e suggerisce con le sue splendide immagini del mondo lagunare e delle sue vibrazioni.
Un libro che affascina e fa riflettere, prodotto di un tempo e di un luogo dove le onde si identificano con le inquietudini del nostro mondo incerto.
Testo bilingue italiano e inglese, traduzione di Jo-Ann Titmarsh.
Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963. Romanziere, poeta, drammaturgo, con il suo romanzo Stabat Mater ha vinto il Premio Strega 2009 e il Premio SuperMondello 2009.
Tra i suoi libri Occhi sulla graticola (Einaudi 1998 e 2005), Venezia è un pesce (Feltrinelli 2000, 2020), Le cose fondamentali (Einaudi 2010 e 2012), La vita, non il mondo (Laterza 2010), Il brevetto del geco (Einaudi 2016 e 2017), Il cipiglio del gufo (2018 e 2020), la raccolta di poesie Le nuvole e i soldi(2018), Una libellula di città (minimum fax 2018) e La penultima magia (Einaudi 2020).
Dall'inizio degli anni Novanta a oggi ha scritto una quindicina di testi per la scena e per la radio, tutti rappresentati, fra cui L'infinito (Einaudi 2011).
I suoi libri sono tradotti in numerose lingue.
Per la nuova edizione di Ultime isole di Paolo Barbaro pubblicata da wetlands ha scritto una prefazione.
Nella ricerca fotografica di Anna Zemella, molti dei progetti riguardano il suo particolare legame con Venezia. Nell’arco delle sue diverse attività fotografiche, l’autrice adotta una pluralità di linguaggi che corrispondono ai diversi interessi per la realtà che la circonda, alla quale aderisce con approccio riflessivo ma soprattutto emozionale. Nell’ultimo periodo il suo sguardo è rivolto in generale al rapporto tra il paesaggio e i suoi abitanti.
L’attività fotografica è iniziata nel 2009 circa, frequentando corsi e diversi stages tra cui quelli con Enrico Bossan, Fondazione Benetton, e Monika Bulaj.
Dopo le prime mostre collettive, tra il 2010 e il 2011, dedicate a reportage fotografici in India e Nepal, ha presentato nelle mostre personali temi che riguardano il suo particolare legame con Venezia, la città in cui vive. Nell'ultimo periodo il suo interesse è rivolto in generale al rapporto tra il paesaggio e i suoi abitanti, tra le figure e i contesti naturali.