Microcosmo Venezia, macrocosmo del pianeta Terra | Ytali 13.11.22
Muri disastrati, tetti a onde, finestroni sbilenchi. Ma, nonostante tutto, case: roba abitata, con fischi e sospiri. Pietre marce, acqua in agguato, turbini di polvere; però sta in piedi, sta in piedi. Dev’essere questa, Venezia.

di Fiammetta Martegani

Paolo Barbaro (1922-2014) fu tanto ingegnere quanto poeta ma, soprattutto, veneziano. Per la sua attività letteraria ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti, nazionali e internazionali, grazie alle numerose opere tradotte in diverse lingue. Quest’opera in particolare, Ultime isole, pubblicata la prima volta da Marsilio nel 1992 e riproposta oggi da Wetlands con la preziosa prefazione di Tiziano Scarpa, restituisce agli amanti della Serenissima una Venezia del dopoguerra inaspettata: salmastra, spigolosa, fatta di persone vere e turisti lontani, esaminata con l’occhio vigile di questo ingegnere poeta, a cavallo tra la Venezia che fu e quella che sarà, o sarà lasciata a se stessa.

Tre racconti autonomi che s’intersecano con sapienza tra passato e presente, tra memoria di quel che è rimasto e le memorie lasciate a di chi avrà la fortuna di leggere queste pagine che non sono solo veneziane, ma anche riflessioni sulla condizione umana.

Forse perché Venezia, nel suo microcosmo, rappresenta il macrocosmo del sistema Terra?

Questo è sicuramente uno dei Leitmotiv di questo giovane e prezioso progetto editoriale, tanto locale per la sua venezianità quanto globale per la sua portata trasversale nei temi che tocca.

Il nuovo titolo di Wetlands non fa che confermare l’accurata scelta di questa casa editrice e delle sue collane veneziane.

Aspettiamo con curiosità la prossima pubblicazione.